Per un pugno di dollari (1964-S.Leone)
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>Michelangelo Papuzza firma il bozzetto per questa versione inserito nel formato per la locandina, destinata al mercato promozionale italiano, mentre un’altra versione del manifesto promozionale la trovate qui.
La locandina è strutturata suddividendo la parte centrale dedicata all’immagine, mentre quella inferiore è destinata al titolo della pellicola, scritto con il letteringutilizzato per tutta la campagna promozionale italiana, e i crediti, mentre il nome della strar Clint Eastwood e il nome del regista Sergio Leone ( e non più Bob Robertson) campeggiano nella parte in basso a sinistra dell’immagine, consolidando l’importanza del loro ruolo.
Eastwood, oramai divo conclamato, campeggia in primo piano in un mezzo busto frontale, il consueto sguardo di taglio indirizzato verso destra, capello e iconico sigaro in bocca, mentre tra le mani stringe una manciata di dollari, parafrasando così il titolo del film. Alle sue spalle in secondo piano, cinque cadaveri sono abbandonati a terra.
L’impatto visivo che l’immagine produce nel fruitore della locandina è piuttosto forte grazie soprattuto alla gamma cromatica impiegata dall’artista, declinata grazie a colori estremamente intensi, colori primari pieni e brillanti che scolpiscono il viso di Eastwood creando ombre espressive, così come la scelta di uno sfondo giallo brillante, come il sole a picco così tipico del vecchio West, mentre le ombre dei cadaveri disegnano linee celesti che punteggiano e donano profondità all’intera immagine. Una scelta artistica molto interessante quella di Papuzza, che rende un’immagine molto tipica per il genere western, con pistolero di genere e cadaveri disseminati, in un’immagine estremamente moderna e concettuale, che strizza l’occhio all’arte contemporanea, abbracciando i canoni dell’arte pop in un’alternanza di colori che rafforzano l’iconicità dello stesso Eastwood.
Chiara Merlo