Un dollaro di fifa (1960-G. Simonelli)
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>Il manifesto è costituito da una tecnica mista che unisce una parte fotografica al bozzetto originale del cartellonista Giuliano Nistri. L’inserimento centrale della fotografia, che altro non è che un’inquadratura della pellicola con Ugo Tognazzi e Aroldo Tieri, viene sostenuto da un impianto grafico creato da Nistri, con una sorta di tavola di legno che ha una doppia valenza di sfondo e cornice dell’immagine, proprio come le assi in sui cui venivano attaccati nel vecchio West gli le locandine dedicate ai ricercati. Infatti sopra la fotografia vengono inseriti i ritratti a carboncino dei dei malfattori ricercati, Tognazzi e Chiari, con tanto di taglia in dollari e la frase di rito per i ricercati. Un dettaglio molto curato dall’artista, che ripropone i due visi in espressioni tipiche degli attori, accentuando così grazie alle loro particolare espressività il senso comico dell’intero manifesto. Il richiamo al vecchio West contestualizza l’insieme e viene ripreso non solo nel dettaglio dei ricercati, ma soprattuto nella bella figura femminile inserita nella porzione destra. La donna sembra reggere la tavola di legno su cui sono “affisse” le immagini e la sua figura intera è risulta essere la perfetta unione tra gli stereotipi americani del film di genere e le icone del varietà, con il suo costume succinto costituito da un bustino come le donne dei saloon ma la la gonna è estremamente corta come quelle delle ballerine del varietà, al suo fianco in bella mostra per lo spettatore è appesa una fondina con la pistola; ai piedi décolleté a spillo con tanto di vezzoso pompon, non proprio tipiche del polveroso west, controbilanciate da speroni da cavallerizza. La maestria del cartellonista rende viva la figura non solo nel tratteggio di un espressione giocosa e felice sul viso, con bocca aperta e occhi allegri, ma anche nel dettaglio del braccio sinistro, che risulta tridimensionale grazie all’ombra che dona profondità e lo sovrappone alla fotografia di scena. l’intera figura è resa con una gamma cromatica molto neutra, con bianchi alternati ai grigi,mentre il bustino e i dettagli che veicolano la sensualità della donna, come a bocca e le decorazioni di capelli e scarpe, hanno un colore rosa acceso, che evidenziano ancor di più la prorompente della figura. Completano il manifesto il titolo della pellicola, in un verde acceso quasi fluo, molto moderno, i crediti inseriti inseriti nella pare bassa, mentre i cognomi dei due protagonisti della pellicola sono inseriti nella parte alta, in un intreccio già usato da Nistri che quasi costituisce una sorta di marchio della coppia Tognazzi-Vianello.
Giuliano Nistri è stato uno dei grandi protagonisti dell’epoca d’oro del manifesto ed assieme al fratello Lorenzo (Enzo) ha formato una coppia eccezionale di artisti, pittori e illustratori impegnati per circa trent’anni nel campo della cartellonistica cinematografica. Romano, ha lavorato per le maggiori case di produzione e distribuzione italiane ed estere (Warner Bros., Titanus, 20° Century Fox, Paramount, Columbia Pictures, United Artists, Dear Film, Lux Film, Interfilm, Rank Film, Ponti-De Laurentiis, Mario e Vittorio Cecchi Gori). Firma manifesti per moltissimi film di successo tra i quali “La Notte” di Antonioni, “La Strada” e “I Vitelloni” di Fellini, “Matrimonio all’italiana” di De Sica, “C’era una volta” di Rosi, “Rashmoon” di Kurosawa, “Delitto perfetto” di Hitchcock, “Rio Bravo” di Ford, “Ciao Charlie” di Minnelli, “L’alibi era perfetto” di F. Lang.
Chiara Merlo