Stanotte e ogni notte (Tonight and Every Night- 1945 V. Saville)
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?> La pellicola ha una trama classica per una commedia romantica, raccontando dell’amore contrastato tra due giovani d’estrazione sociale differente. Sotto i bombardamenti nella Londra della seconda guerra mondiale, si incontrano e si innamorano Rosalind Bruce (Rita Hayworth) e Paul Lundy (Lee Bowman), lei ballerina e lui un ufficiale dell’esercito; ostacolati dal padre del ragazzo, avranno come sempre il loro lieto fine.
Molto classica è l’impostazione del manifesto scelta da Anselmo Ballester, sia perché ricorda le cartoline vittoriane e implicitamente anche il modo di stampare le fotografie nei primi del ‘900, sia per l’uso dell’immagine della diva. Il manifesto nella parte centrale ha una sorta di occhio di bue, un focus preciso sull’immagine della coppia di attori. Rita Hayworth è il centro dello spazio ed è il punto di attrazione dello sguardo dello spettatore, bellissima e sensuale con il capo riverso all’indietro in una posa per lei tipica, i capelli vaporosi che le incorniciano dolcemente il viso, che viene reso grazie all’utilizzo di tratti sottili e leggermente truccati, dove spicca la bocca con un rossetto non troppo vivace. Il vestito lascia scoperte le spalle, così la porzione di pelle contribuisce ad aumentare la parte di corpo colpita da una luce che proviene da sinistra che illumina completamente il viso e il busto, leggermente ruotato in modo da creare una leggere zona d’ombra nella parte destra. L’insieme risulta allo stesso tempo delicatamente elegante e prorompente, grazie all’uso di colori tenui e luci calde, che conferiscono morbidezza all’intera figura. L’attrice occupa gran parte dello spazio, regalando al compagno un ruolo di comprimario, che le è accanto e la bacia la guancia. Il ruolo della attrice è ribadito in questa disposizione tra i personaggi nel manifesto, è lei il centro dell’attenzione divistica, il nome di richiamo che invita lo spettatore a vedere la pellicola, la diva che fa sognare; lui posto alle sue spalle, occupando solo una piccola parte del manifesto ed in una posa di completa adorazione verso la diva. Ballester sceglie di completare l’immagine con un lettering elegantemente colorato e un richiamo al titolo del film, custodito nel blu notte che fa da quinta ai personaggi e una cascata di stelle colorate.
Anselmo Ballester (Roma, 15 luglio 1897 – Roma, 22 settembre 1974) è stato un pittore e cartellonista cinematografico italiano. Figlio di un pittore di origini spagnole, dopo aver frequentato l’accademia di Belle Arti di Roma, inizia a lavorare nella pubblicità cinematografica per le più importanti case di produzione del cinema muto prima e poi per le Major del cinema sonorizzato, affinando uno stile inconfondibilmente elegante e raffinato. I suoi lavori sono stati realizzati per le più grandi case di produzioni, tra le quali MGM, Warner Bros., Columbia, RKO, Titanus, Minerva, Fox, Paramount.
Chiara Merlo