Come sposare una figlia (The Reluctant Debutante, 1958-V. Minnelli)
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>Silvano “Nano” Campeggi realizza il manifesto per questa pellicola, utilizzando il fumetto come veicolo privilegiato per sintetizzare la leggerezza e la spensieratezza di questa commedia, diretta da Vincente Minnelli. Campeggi realizza un’immagine che nella sua sua semplicità trova la forza comunicativa necessaria per arrivare direttamente al fruitore del manifesto. Tre personaggi sono inseriti nella parte destra del manifesto, un distinto signore con completo spezzato e papillon, una donna in elegante tailleur che tengono delle antesignane canne da pesca in bambù, al loro fianco una procace ragazza bionda, con un leggero vestito estivo li guarda leggermente perplessa. Le tre figure rappresentano Jimmy (Rex Harrison) e Sheila Broadbent (Kay Kendall), una coppia di ricchi londinesi che ospitano la figlia diciassettenne americana di Jimmy, Jane ( Sandra Dee). La coppia Broadbent nel disegno di Campeggi è impegnata a “prendere all’amo” una serie di figure che altro non sono che gli eventuali pretendenti, con tanto di dote al seguito, che la bella Jane avrebbe se seguisse il consiglio della matrigna e accettasse di debuttare in società. Ma la ragazza non è particolarmente interessata a sceglie un marito in base al redditto e si farà guidare dall’amore.
L’artista utilizzando la caricatura come segno espressivo regala all’intero manifesto un tono leggero e festoso, comunicando in una maniera molto riconoscibile l’aria da commedia americana che lo spettatore ritroverà nella pellicola. La scelta di utilizzare due diverse forme grafiche per i personaggi, aiuta il fruitore a raggrupparli in due fondamentali gruppi: i tre protagonisti sono realizzati con particolare cura dall’artista, grazie a un segno caricaturale e ad una sgargiante gamma cromatica che cattura lo spettatore, definendo così il ruolo primario nella pellicola; il secondo gruppo è composto da quattro figure di dimensioni ridotte, realizzate con un segno estremamente semplificato e una colorazione in bianco e nero, tanto da tratteggiare i contorni delle figure che così risultano indistinguibili, tanto la loro importanza risiede nel possedere o meno una dote consistente e non dalla fisicità. Completano il manifesto i crediti e il titolo, a cui è dedicato un lettering in giallo su sfondo rosso.
Di questa pellicola è stato fatto un remake, Una ragazza e il suo sogno (2003), diretto da Dennie Gordon e interpretato da Colin Firth e Amanda Bynes.
Chiara Merlo