Sopravvissuto – The Martian (R. Scott – 2015)
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>« La salvezza è a soli 225 milioni di chilometri di distanza. »
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La pellicola di Ridley Scott che vede protagonista Matt Damon, è basata sul romanzo L’uomo di Marte di Andy Weir e racconta la lotta per la sopravvivenza dell’astronauta Mark Watneyche che dopo una disastrosa tempesta di sabbia, creduto morto dai compagni della missione NASA Ares 3, viene abbandonato su Marte. Poiché un eventuale salvataggio sembra impossibile e considerato che la missione successiva è prevista per 4 anni dopo, l’astronauta incontrando difficoltà che spesso sembrano insormontabili, lotta per la sua sopravvivenza grazie all’intelligenza e alle sue conoscenze scientifiche di ingegnere meccanico e botanico e, non ultimo, al suo incrollabile spirito di adattamento. Così disperso in mezzo all’universo, su di un pianeta che definire inospitale sarebbe riduttivo, il protagonista è di fatto un vero e proprio pioniere della vita nello spazio. La costruzione del manifesto nella versione italiana ruota completamente intorno al protagonista, che sdoppiandosi, occupa tutto il manifesto. Difatti il primo piano di Matt Damon campeggia nella parte alta del manifesto, con lo sguardo direttamente rivolto al fruitore dell’immagine, creando così una connessione diretta con lo stesso. La tagline riportata sopra il viso dell’attore, fornisce un indizio allo spettatore e contestualizza ancor di più l’espressione sconvolta e preoccupata di Damon. Nella parte destra della visiera del casco del protagonista è riportato, come riflesso, il lancio della navicella, particolare anche questo che contribuisce alla contestualizzazione dell’intera immagine e nel contempo crea un legame con la sceneggiatura, indirizzando così il pubblico verso il contenuto stesso della pellicola. Nella parte bassa è stata inserita una seconda inquadratura, che ripropone il paesaggio desolato del pianeta rosso, con il protagonista di spalle mentre cammina verso l’ignoto: viene così veicolato il senso di smarrimento e di solitudine del protagonista. Il colore rosso-aranciato che è stato utilizzato per l’intera riproposizione delle immagini, è chiaramente un richiamo a Marte, definito appunto il pianeta rosso ed ai suoi caratteristici colori spaziali. Unica eccezione a questo monocolore è il bianco del titolo e dei crediti. Ridley Scott torna alla fantascienza con un eroe solitario e attaccato alla vita, interpretato da un convincente e credibile Matt Damon e con un cast di grandi nomi, tra i quali Sean Bean, Jeff Daniels, Jessica Chastain, in un film molto apprezzato dal pubblico e accolto positivamente dalla critica internazionale e riconosciuto dalla vittoria di due Golden Globe e da ben sette candidature i premi Oscar 2016.
Chiara Merlo