Sette contro la morte (The Cavern, 1964 diretto da E. G. Ulmer e P.Bianchini)
Manfredo Acerbo realizza questa versione del manifesto promozionale italiano, scegliendo di suddividere lo spazio in due porzioni dalle medesime proporzioni: in quella di destra, che ha uno colore di fondo bianco, sono inseriti i crediti e il titolo del film che occupa una porzione estesa dello spazio. Nella seconda porzione l’artista inserisce una scena in cui vengono rappresentati due distinti gruppi di persone, una in secondo piano costituita da due uomini che cercano di trattenerne un terzo, mentre un soldato li tiene sotto tiro con un mitra. In primo piano una donna soccorre un uomo riverso a terra, mentre volge lo sguardo alle persone alle sue spalle. La figura dell’uomo disteso a terra sconfina nella porzione di destra del manifesto, creando così un collegamento diretto tra l’immagine artistica e il titolo della pellicola.
Questo reciproco collegamento è sostenuto soprattutto dall’uso del segno e del colore impiegato da Manfredo sia nella scena che nel lettering del titolo; l’artista infatti è debitore di una forte influenza dell’espressionismo tedesco e realizza le sue creazioni impiegando pennellate poderose e marcate per scolpire le figure, utilizzando colori cupi e pieni che vengono stesi in maniera stratificata. La tecnica di Acerbo è estremamente riconoscibile nel panorama dei cartellonisti italiano, diventando un vero e proprio segno distintivo della sua arte. La scena che descrive un momento particolarmente carico di tensione e dolore, viene sostenuta e amplificata dall’espressività marcata regalata dall’artista, creando così n legame emotivo con lo spettatore, che si trova coinvolto nella cupezza dell’immagine e dall’impatto visivo del titolo, dove il maiuscolo è realizzato con un tratto che evidenzia ciascuna lettera e il colore nero contrasta nettamente con in numero sette, a cui viene affidato un colore rosso intenso e una dimensione notevole, sottolineando ancor di più il richiamo al dolore e alla morte.
Chiara Merlo.