S.O.S. Fantasmi (Scrooged, 1988 – R. Donner)
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>Divenuto un vero e proprio classico del periodo natalizio per la programmazione televisiva italiana, con un Bill Murray, novello Scrooge, nei panni di Francis Xavier Cross, rampante direttore di un network televisivo americano. L’uomo, estremamente cinico ed egoista, cerca il successo preparando un musical dedicato alla novella di Charles Dickens Canto di Natale,da mandare in onda la notte della vigilia di Natale. Il successo e l’arrivismo lo hanno reso ricco e famoso, nel contempo l’avidità lo ha allontanato dagli affetti e odiato dai dipendenti dell’emittente televisiva, che devono sopportare angherie e soprusi.
Una sera appare a Cross il fantasma del suo ex capo, dall’aspetto poco rassicurante di un cadavere putrefatto, con tanto di occhiali da sole per nascondere la mancanza dei bulbi oculari, con topi e palline da golf nella testa; il fantasma cerca di convincerlo a cambiare il proprio destino, proponendo una via d’uscita grazie alla visita di tre fantasmi, che iniziano a comparire dal giorno dopo. Francis incontra nell’ordine il fantasma del Natale Passato, che ha le sembianze di un tassista alcolizzato che fuma sempre il sigaro, il cui taxi funge proprio da macchina del tempo per trasportarlo nel passato. Il fantasma del Natale Presente appare nei panni di una fata bionda simpatica ed esuberante, che si diverte a prendere a cazzotti Francis, soprattutto quando gli mostra gli errori commessi. Il terzo fantasma compare sul set del network, uno scheletro incappucciato che appare alle spalle di Cross uscendo da uno schermo televisivo e grazie all’uso di un ascensore, mostra all’uomo il suo futuro, fatto di solitudine e di devastanti risultati della cattiveria e della sua mancanza di empatia verso il prossimo.
Il finale è sempre positivo come ogni buona commedia americana natalizia, con il riscatto dell’uomo grazie al suo profondo cambiamento.
Il manifesto, realizzato grazie alla tecnica dell’aerografo, restituisce un elegante Francis Xavier Cross nelle fattezze di un Bill Murray che regala al personaggio la propria aria scanzonata e divertita e la sua riconoscibilissima mimica facciale. Nella porzione più alta del manifesto appaiono i tre fantasmi, con le fattezze del tassista, della fata e dello scheletro, quest’ultimo intento ad allungare le sue ossa per accendere il sigaro a Murray, strappando così un sorriso al fruitore del manifesto. Sotto di loro la notte illuminata da migliaia di lampadine di una metropoli americana, archetipo del successo e del lavoro ad ogni costo. Completa l’intera immagine la tagline posta in cima al manifesto, che è un chiaro riferimento all’accoppiata Bill Murray/Fantasmi e che indirizza l’attenzione dello spettatore su di un genere ben preciso, cercando un traino diretto citando l’ultimo grande successo di Murray alle prese con gli spettri, ovvero “Ghostbusters”.
Chiara Merlo