Roma città aperta (1945- R. Rossellini)
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>Anselmo Ballester ha creato l’intera gamma di soggetti per la distribuzione italiana della pellicola, spesso non firmando il bozzetto, come in questo caso. Questa versione del manifesto, una sorta di precursore deicharacter postercontemporanei, è forse meno conosciuta delle altre che riportano la protagonista, l’indimenticabile Anna Magnani. L’artista cartellonista sceglie anche per questa composizione di veicolare l’intensità e la drammaticità della pellicola attraverso l’espressione del visto di Aldo Fabrizi, l’altro grande interprete del film.
Il personaggio è riproposto nel suo abito talare, con il viso impietrito e congelato in un’espressione carica di dolore, mentre rivolge invocante gli occhi al cielo. Il sacrificio e la passione trasmesse dall’immagine di don Pietro, sono amplificati dall’importante parallelismo che Ballester sceglie di inserire nell’immagine, collegando così l’estremo sacrificio al quale il prete va incontro nell’epilogo del film, al sacrificio di Cristo sulla croce. Un simbolismo estremo, che rende il manifesto particolarmente evocativo grazie alla dolorosa intensità, che trasmette soprattutto grazie ai due elementi che si rifanno all’iconografia cristiana, con il sangue innocente che scaturisce dal chiodo nella mano e che gocciola sino a macchiare parte del titolo del film, simboleggiando così tutte le morti, il dolore e il sangue versato per liberare Roma e l’Italia intera.
Il dialogo simbolico instaurato dal manifesto si ricollega quindi alla pellicola di Rossellini, anticipando attraverso una metafora molto chiara gli occhi dello spettatore, il racconto doloroso esposto nella stessa.Roma cittàaperta nasce dalla sceneggiatura di Ugo Pirro ed ha il grande pregio di unire la realtà e la cronaca con il mito, in un racconto filmico che avviene quasi senza le mediazioni tipiche della finzione, poiché il pubblico spettatore della pellicola risulta essere sia destinatario che protagonista del film stesso.
Anselmo Ballester (Roma, 15 luglio 1897 – Roma, 22 settembre 1974) è stato un pittore e cartellonista cinematografico italiano. Figlio di un pittore di origini spagnole, dopo aver frequentato l’accademia di Belle Arti di Roma, inizia a lavorare nella pubblicità cinematografica per le più importanti case di produzione del cinema muto prima e poi per le Major del cinema sonorizzato, affinando uno stile inconfondibilmente elegante e raffinato. I suoi lavori sono stati realizzati per le più grandi case di produzioni, tra le quali MGM, Warner Bros., Columbia, RKO, Titanus, Minerva, Fox, Paramount.
Chiara Merlo