Racconti d’estate (1958- G. Franciolini)
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>Film strutturato in vari episodi che raccontano di un’estate di fine anni cinquanta, nel golfo del Tigullio, dove s’intrecciano le storie di vari personaggi, tutti tormentati dalla mancanza di denaro e dal loro fallimento.
Il manifesto indirizza lo spettatore verso il genere della pellicola, una commedia vacanziera spensierata, proponendo due spazi ben distinti, dove in primo piano è inserita una parte più grafica mentre il secondo piano racchiude, i volti dei protagonisti. Le due parti sono realizzate dall’artista Enrico De Seta con due tecniche differenti, utilizzando dei ritratti fotografici sostenuti da un bianco e nero particolarmente espressivo per la parte alta del manifesto, dove sono inseriti tutti i protagonisti, da Alberto Sordi a Marisa Alassio, da Marcello Mastoianni a Sylvia Koscina, colti in differenti pose e momenti, rendendo così l’idea della strutturazione a episodi e della coralità del film.
La parte in primo piano è invece una sorta di sintesi grafica del titolo della pellicola, con una barca a vela stilizzata, sulla quale una figura di giovane donna, saluta sorridente nei suoi abiti estivi, indirizzando lo sguardo al fruitore del manifesto. Per questa parte d’immagine è stata scelta una colorazione che esalta i colori estivi, con un giallo solare, un rosso fuoco passione e un bianco diffuso che illumina l’intero manifesto. L’allegria e la spensieratezza trasmessa sia dalla ragazza stilizzata, quasi fosse una pin-up d’oltreoceano sbarcata in riviera, e dai sorrisi elargiti dai protagonisti, è sottolineata dalla scelta curiosa e divertente operata da Enrico De Seta, per inserire i crediti del film; infatti i nomi degli attori sono inseriti in una grafica che dissimula delle onde, che sostengono la barca stessa. L’estate, il sole, il mare e l’allegria che le ferie prometto di regalare, sono così sintetizzate nel manifesto, assieme agli intrecci e gli intrighi che sono l’ennesimo spaccato di un’italianità, che ancora lotta con la mancanza di denaro ma alle porte del boom economico.
Chiara Merlo