A piedi nudi nel parco (Barefoot in the Park, 1967 – G. Saks)
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?> La pellicola è tratta dall’omonima commedia teatrale di Neil Simon e viene portata sul grande schermo da Gene Saks, apprezzato regista teatrale al suo debutto nel cinema.
La coppia di neosposi formata da Paul (Robert Redford) e Corie (Jane Fonda), al termine della luna di miele trascorsa nell’intimità di una stanza all’hotel Plaza, si trasferisce nel loro primo piccolo e spoglio appartamento, in un vecchio palazzo senza ascensore del Greenwich Village. Corie è molto felice di una sistemazione così bohemien, mentre il marito fatica ad accettare la situazione così come la madre di lei, Ethel (Mildred Natwick); entrambi infatti non apprezzano particolarmente neppure gli eccentrici vicini, come Victor Velasco (Charles Boyer). La situazione acuisce anche le sostanziali differenze caratteriali tra i due giovani, che attraversano così una profonda crisi.
Il manifesto realizzato da Enzo Nistri ha una costruzione a prima vista molto semplice ed immediata, con i due giovani scalzi in un parco, richiamando così chiaramente il titolo del film. I colori utilizzati per rendere la quinta arborea sono caldi e sfumano da un arancione ad un giallo dorato, richiamando così i colori autunnali tipici dei parchi cittadini americani. La luce calda e avvolgente che questa gamma cromatica dona all’intera immagine, trasmette una certa dolcezza riconducibile alla commedia romantica. La coppia è al centro della porzione del manifesto e ne è protagonista assoluta; posti l’uno di fronte all’altro, abbracciati, sorridenti e appunto a piedi scalzi. Osservando meglio i due attori, si nota ciò che può apparire come una incongruenza nel vestiario, difatti il personaggio interpretato da Robert Redford è abbigliato con cappotto e pantaloni, mentre Jane Fonda è vestita solamente con una camicia che le lascia scoperte le gambe. La scelta di Nistri nel rappresentare i due protagonisti in questo modo, che può apparire dissonante in realtà è un modo per comunicare allo spettatore le differenze caratteriali che evidenziano i personaggi e che sono una parte sostanziale nello sviluppo della sceneggiatura. Paul è il tipico ragazzo della borghesia newyorchese serio e prudente, mentre Corie è vitale, appassionata e romantica. Così vestendoli l’uno in modo serioso e conforme alla stagione, mentre l’altra con indosso solo una camicia portata con estrema spontaneità, Enzo Nistri evidenzia quanto tanto l’uno sia prevedibile e convenzionale quanto l’altra è imprevedibile e spudorata. Una coppia così diversa, ma che al termine di questa tipica commedia, punteggiata da dialoghi divertenti e pervasa da una buona dose di romanticismo, troverà la propria felicità.
Lorenzo (Enzo) Nistri è stato uno dei grandi protagonisti dell’epoca d’oro del manifesto ed assieme al fratello Giuliano ha formato una coppia eccezionale di artisti, pittori e illustratori impegnati per circa trent’anni nel campo della cartellonistica cinematografica. Romano, ha lavorato per le maggiori case di produzione firmando importanti manifesti come quelli per “Colazione da Tiffany”, “Notorius”, “La donna che visse due volte”, “Il pianeta delle scimmie”.
Chiara Merlo