Manifesti e fumetti
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>Giovedì 26 maggio nell’ambito degli incontri di Dipingere il Cinema Fermo Immagine ha ospitato il prof. Matteo Stefanelli il quale ha illustrato le diverse implicazioni che legano i fumettisti all’arte della cartellonistica cinematografica italiana e internazionale. Direttore del sito fumettologica.it, il riferimento principale per studiosi e appassionati di fumetto, e docente in Università Cattolica di Milano, Stefanelli ha curato diverse pubblicazioni tra cui Fumetto! 150 anni di storie italiane.
Matteo Stefanelli ha tracciato un percorso storico dalle origini del cinema ad oggi mettendo in evidenza come e perchè alcuni fumettisti italiani e stranieri hanno accettato l’invito di realizzare illustrazioni pubblicitarie per il cinema. Se in Italia i casi verificati sono pochi, nonostante comprendano nomi importanti come Andrea Pazienza e Milo Manara, all’estero la situazione è diversa. In particolare in Francia è da sempre vivo un rapporto tra queste due diverse forme di espressione visiva, tenuto vivo oggi dalla passione che molti registi nutrono nei confronti del fumetto e che li spinge a invitare i fumettisti a realizzare i manifesti per i loro film. È questo il caso del rapporto che lega Alain Resnais, collezionista e appassionato di fumetti, e Floc’h. Si tratta di un campo di indagine che necessita di ulteriore approfondimento e di cui è stato possibile cogliere le molteplici implicazioni in grado di offrire nuovi strumenti di analisi per la comprensione del manifesto cinematografico.
Al termine dell’incontro, che ha raccolto grande consenso di pubblico, è stato proiettato il cortometraggio prodotto da Fabrica, Deragliamenti, che racconta l’esperienza di Milo Manara e la sua collaborazione con Federico Fellini per trasformare la sceneggiatura del film Il Viaggio di Mastorna detto Fernet in fumetto.