La terra trema (L. Visconti 1948)
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>In questa pellicola il neorealismo di Luchino Visconti incontra il verismo de I Malavoglia di Giovanni Verga.
La Sicilia e nello specifico Aci Trezza, il piccolo borgo tra Catania e Acireale, fanno da cornice alla storia della famiglia Valastro, che vive tra difficoltà e povertà, in un sistema societario che opprime ed al quale cercano di opporsi. Simbolo di questa lotta contro l’oppressione è la barca che viene acquistata dalla famiglia per cercare di riscattarsi e mettersi in proprio nella pesca delle acciughe, cercando di sfuggire così ai grossisti che detengono il commercio del pesce.
Ma la tempesta che colpisce l’imbarcazione, non solo distrugge fisicamente il simbolo del riscatto ma distrugge le speranze dell’intera famiglia, che inizia a perdersi e disgregarsi.
Il film voluto da Visconti doveva essere il primo di un trittico sulla povertà e l’emarginazione sociale in Sicilia, dove raccontare le storie dei pescatori, dei minatori delle zolfatare e dei contadini, ma la pellicola del 1948 rimase l’unica ad essere realizzata.
Visconti rispettando l’adesione ai canoni del neorealismo, impiega solamente attori non professionisti, scelti tra gli abitanti di Aci Trezza che recitano, in presa diretta, in siciliano, affidando successivamente nel 1950 una versione curata da Francesco Rosi, dove viene utilizzato sia il dialetto siciliano sia l’italiano.
La realizzazione dei manifesti del film per l’Italia fu affidata al pittore cartellonista Averardo Ciriello. Con la sua opera Ciriello idealmente chiude il cerchio, realizzando un’illustrazione che esprime sia il realismo di Visconti sia il verismo di Verga, grazie ad un uso espressivo del colore ad alla costruzione dell’immagine. La barca è in balia di una potente tempesta che agita il mare, le onde si infrangono con potenza sulla chiglia ed alcuni dei componenti della famiglia che si trovano sull’imbarcazione, faticano a rimanere a bordo. La forza della natura è resa nella potenza del tratto e dall’espressività della gamma di colori utilizzati per dipingere le onde ed il cielo carico e minaccioso. I personaggi faticano a governare la barca, il timoniere cerca di controllare la barra, un altro personaggio dalle vesti a brandelli, cerca di trattenere le vele oramai lacere. Gli sguardi delle due figure più giovani sono terrorizzati, mentre il più anziano volge lo sguardo al cielo. Ciriello rende con maestria anche il più piccolo particolare, rendendo così l’opera molto accurata e carica di emozione. Il manifesto è occupato totalmente dall’immagine, il titolo in corsivo rosso ed i crediti sono relegati nella parte bassa, evidenziando ancora di più la forza stessa del dipinto.
La terra trema è stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare.
Chiara Merlo