Quando la moglie è in vacanza (The Seven Year Itc, 1955-B.Wilder)
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>E’ l’adattamento cinematografico dell’omonima commedia teatrale in tre atti, che aveva come protagonista maschile anche sul palcoscenico Tom Ewell, mentre il ruolo femminile nella pellicola è affidato a Marilyn Monroe. Film di enorme successo, contiene una delle scene più famose del cinema, entrata nell’immaginario collettivo sino a diventare una vera e propria icona, tanto quanto la sua protagonista: Marilyn, all’uscita da una sala cinematografica, viene sorpresa da uno spostamento d’aria provocato dal passaggio di un treno della metropolitana, proprio sopra una griglia di aerazione, consegnando Marilyn (e il suo procace vestito bianco) al mito.
Una giovane annunciatrice televisiva (Marilyn Monroe), porta scompiglio nella vita del suo vicino di appartamento Richard Sherman (Tom Ewell), un uomo combattuto tra la fedeltà alla moglie in vacanza e la tentazione seduttiva della prorompente vicina. Il manifesto, realizzato da Dante Manno, ha una suddivisione degli spazi molto semplice: la figura femminile occupa in tutta altezza la parte sinistra, mente la parte destra è suddivisa tra la parte dei crediti in altro, una parte centrale in cui è inserita la figura maschile, mentre la parte inferiore il titolo del film. Il manifesto ci indica chiaramente che la star della pellicola è Marilyn, che ottiene la porzione di spazio preminente, diventando così il fulcro dell’attenizione dello spettatote anche grazie al modo in cui è riporposta. L’artista infatti scegli di ritrarla con il vestito divenuto esso stesso un’icona, anticipando così il grande successo della scena. L’attrice è in piedi, in posizione frontale, con le gambe divaricate mentre cerca di trattenere la gonna svolazzante; il suo sguardo languido e perfettamente truccato, è rivolto verso la sua sinistra, la bocca rossa fuoco aperta in un sorriso smagliante. Una vera e propria anticipazione dell’iconografia della Monroe. Conferma ulteriore del ruolo di protagonista assoluta della pellicola, è il particolare in cui è inserita l’immagine maschile: la figura di Tom Ewell, girata di ¾ e con lo sguardo indirizzato verso la donna, è posto al centro di un segno grafico, quasi fosse una traccia di labirinto, che conduce tramite una freccia proprio a Marilyn! La gamma cromatica utilizzata è semplice, riconducibile ai colori primari, dove il chiaroscuro è forgiato dalla luce che illumina la figura femminile, mentre il secondo piano risulta più in ombra. Un’altra indicazionedell’importanza della star nel manifesto.
Dante Manno inizia la sua attività di cartellonista cinematografico durante la Seconda Guerra Mondiale, lavorando anche per il famoso lo Studio Favalli, che realizzava moltissimi dei manifesti cinematografici. Manno lavora prevalentemente per la Lux Film con un’ampia produzione di manifesti, sino ai primi anni Sessanta, quando abbandona definitivamente l’attività di cartellonista cinematografico, per dedicarsi alla pittura da cavalletto.
Chiara Merlo