La finestra sul cortile (Rear Window, 1954 – A. Hitchcock)
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>Il manifesto creato da dall’artista Innocenti Otello Mauro detto Maro, è composto da una porzione di scena che si svolge all’interno dell’appartamento con Grace Kelly, altera e bellissima raffigurata mentre indirizza lo sguardo direttamente di fronte a se, mentre davanti a lei James Stewart con il cannocchiale abbassato, guarda verso un punto fuori campo; sul fondo è raffigurato un palazzo che si trova in secondo piano. L’immagine che sembra tutto sommato molto ordinaria in realtà è una sovrapposizione di livelli che fa dialogare due tempi della medesima azione, creando così un’immagine che destabilizza lo spettatore che si trova tra osservato e osservante, tra oggetto dello sguardo, il palazzo, e lo sguardo stesso che è in questo caso sia del protagonista della scena che dello spettatore. Il gioco prospettico tridimensionale creato dall’artista per esaltare l’impianto scenico del manifesto, catapulta il fruitore all’interno dell’azione, facendolo così diventare il terzo elemento attivo della scena, al pari dei due protagonisti, in un gioco di osservazione e di rimandi che esalta il fulcro del film che è la visione in soggettiva. Questi sottili rimandi dialogano con la pellicola e creano un legame stretto tra la stessa e l’opera creata dal cartellonista, riprendendo la tecnica narrativa utilizzata da Hitchcock, che contempla piani sequenza e pochi movimenti di macchina finalizzati al racconto.
Nel suo complesso il manifesto si presenta ricco di colori che rendono tangibile la città che si sviluppa sullo sfondo, conferiscono materialità al palazzo e contribuiscono a rendere il lavoro dell’artista ancora più verosimile, esaltando il ritratto fotografico impiegato per rendere fedelmente i visi dei due celebri protagonisti. L’impiego del colore nero con il contrasto del rosso per esaltare il titolo, riporta lo spettatore all’essenza del film e al suo essere tipicamente hitchcockiano, quasi come fosse un monito a non farsi ingannare dall’immagine nel suo complesso, quasi calda e solare, ma riportando al centro la suspensedi questa che è considerato uno dei capolavori di Alfred Hitchcock e dell’intera storia del cinema.
Innocenti Otello Mauro detto Maro (Roma 1927-2003) è stato il cartellonista e disegnatore ufficiale della Titanus dalla “Ciociara” a “Rocco e i suoi fratelli”, da “Il sorpasso” a “Il giardino dei Finzi Contini” da “La prima notte di quiete” a “I nuovi mostri”. E’ stato anche il cartellonista dei film cosiddetti “musicarelli” e di quelli di Franchi e Ingrassia, di “I vichinghi” e “Detenuto in attesa di giudizio”, sino a”L’armata Brancaleone”.
Chiara Merlo