I Goonies (1985-R. Donner)
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>L’operazione nostalgia verso gli anni ‘80 riporta al cinema per qualche giorno questa pellicola, che è uno dei mattoni cinematografici fondamentali per i ragazzini di quegli anni, oggi decisamente cresciuti.
La fantasia di Steven Spielberg ha creato il mondo di questi sette ragazzini del quartiere di Goon Docks, Astoria, Oregon, giovani “sfigati” (goony vuol dire anche “sfigato” nello slang americano) che si ritrovano catapultati in una serie di avventure, proprio perché vogliono salvare il loro quartiere dalle mire espansionistiche dei ricconi locali.
Così la trama si snocciola attraverso gli elementi tipici del genere avventuroso, partendo da un’antica mappa spagnola del famoso pirata Willy l’Orbo, attraverso cunicoli segreti, i crudeli Agatha Mamma Fratelli (Anne Ramsey) e i suoi due figli Jake (Robert Davi) e Francis (Joe Pantoliano) e il povero e deforme Sloth (John Matuszak). Così tra pipistrelli e paura, trabocchetti e torrenti, navi dei pirati e tesori preziosi, il tutto condito con un’ironia fresca e il citazionismo (sì noi, ex-bambini, lo abbiamo imparato ad apprezzare da qui) tra 007 e Errol Flynn, E.T., Gremlins e magliette di Superman, i ragazzi vivranno il sogno più importante della loro vita di ragazzini un po’ sfigati della provincia americana (era proprio difficile non immedesimarsi).
Il giovanissimo Josh Brolin, al suo debutto cinematografico è Brandon “Brand” Walsh, fratello maggiore del protagonista Mikey (Sean Astin, che ritroveremo molti anni dopo nei panni di Sam nella trilogia tolkeniana Il signore degli anelli), Lawrence “Chunk” Cohen (Jeff Cohen ), Clark “Mouth” Devereaux (Corey Feldman), Andy Carmichael (Kerri Green), Stef Steinbrenner (Martha Plimpton), Richard “Data” Wang (Jonathan Ke Quan) sono entrati nell’immaginario collettivo diventando un vero e proprio cult generazionale, ispiratore tra l’altro di molti prodotti cinematografici (uno su tutti Stranger Things). Completava l’opera la colonna sonora con il tema principale cantato dalla star Cindy Lauper, che appare in un brevissimo cameo e dalle giovanissime e ancora poco conosciute The Bangles.
Il manifesto accompagna lo spettatore in questo mondo, riproducendo sullo sfondo la mappa del tesoro e i giovani protagonisti, anche qui ritratti in una situazione di pericolo dove le stalattiti della grotta sembrano fauci di un terribile mostro, l’uno aggrappato all’altro in una sorta di liana umana che dondola nel vuoto, dove ti puoi mettere in salvo solo con l’amicizia e superare così i tuoi limiti.
Chiara Merlo