A doppia mandata (À double tour, 1959-C. Chabrol)
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>La pellicola, tratta dal romanzo The Key To Nicholas Streetdi Stanley Ellin, racconta in un serrato thriller psicologico la storia della famiglia Marcoux, perfetto esempio di una borghesia che nasconde sordidi segreti e intrecci amorosi clandestini.
Questa versione del manifesto è realizzata da Maro, al secolo Innocenti Otello Mauro, il cui bozzetto attinge direttamente alla pellicola stessa, applicando così uno dei modi con cui i cartellonisti concepiscono e realizzano i disegni. Gli artisti possono infatti realizzare la storia da raccontare nel manifesto cinematografico, attraverso delle immagini concepite in modo didascalico oppure narrativo, che a loro volta possono contenere elementi astratti oppure richiami diretti alla pellicola stessa. In questo caso Maro ricrea in sostanza una scena della pellicola, proponendola al fruitore del manifesto non in modo acritico ma attraverso una visione del tutto persone, decidendo di fare una sorta di zoomatadella stessa, evidenziando in un primo piano i tre elementi fondamentali ovvero le braccia dell’assassino, la testa dell’annegato e l’acqua, che non solo è l’elemento ambientale che caratterizza la scena, ma ne diventa protagonista diretta. La scena di per se già drammatica, viene esalata nel manifesto da un primo piano indagatore, che lascia spiazzato lo spettatore che ancora non sa chi sono i protagonisti della storia dipinta, accrescendo così il senso di suspance.
Come sempre a completare e definire l’opera artistica concorre anche la scelta dei colori impiegati, che in questo caso amplificano la drammaticità della stessa grazie all’uso di una gamma cromatica intensa, colori vibranti che definiscono e scolpiscono gli elementi rappresentati.
La pellicola di uno dei padri fondatori della Nouvelle Vague trova così una degna rappresentazione nell’immagine pubblicitaria, preparando lo spettatore a una commedia drammatica dalle tinte fosche. Nel film Jean-Paul Belmondo interpreta il personaggio László Kovács, pseudonimo del suo personaggio Michel Poiccard in Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard.
Innocenti Otello Mauro detto Maro (Roma 1927-2003) è stato il cartellonista e disegnatore ufficiale della Titanus dalla “Ciociara” a “Rocco e i suoi fratelli”, da “Il sorpasso” a “Il giardino dei Finzi Contini” da “La prima notte di quiete” a “I nuovi mostri”. E’ stato anche il cartellonista dei film cosiddetti “musicarelli” e di quelli di Franchi e Ingrassia, di “I vichinghi” e “Detenuto in attesa di giudizio” sino a”L’armata Brancaleone”.
Chiara Merlo