Cinque marines per cento ragazze (1962-M. Mattoli)
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>Commedia che mescola il genere comico e musicarello, con protagonista musicale Little Tony, sullo sfondo di una sconclusionata azione militare. Enrico De Seta realizza il bozzetto dell’immagine dove al centro in primo piano, è posta la figura di una donna, Virna Lisi, abbigliata con una casacca che ricorda le divise dei marinai, le gambe larghe, le braccia incrociate e con due bandierine per la segnalazione, riportanti una il numero 5 e l’altra il numero 100. La donna divide idealmente in tre parti il manifesto: a destra si trovano Ugo Tognazzi e Mario Carotenuto, a sinistra Raimondo Vianello, nella parte centrale in basso compare una scena di fondo in cui si scorgono delle figure femminili che corrono verso una jeep di militari festanti. Le figure maschili indossano le divise che corrispondo al grado del personaggio interpretato: Vianello è un generale, Tognazzi un sergente, Carotenuto un ammiraglio Virna Lisi viene rappresentata gioiosa e sorridente, Vianello ha un’espressione seria e contrita con il viso girato di tre quarti e gli occhi indirizzati a Carotenuto, che invece è sorridente, mentre Tognazzi ha un’espressione stupita e nello stesso tempo visibilmente desiderosa nei confronti della donna. La scena di fondo è stilizzata rispetto al resto dell’immagine che è dipinta tramite la tecnica del ritratto. La mimica corporea e facciale dei personaggi rappresentati, rivelano le peculiarità degli stessi: Virna Lisi è una bellissima giovane residente nel collegio femminile nel quale arrivano per errore i marines, Carotenuto è un ammiraglio vittorioso sul generale Vianello, che lo guarda arrabbiato come se avesse il presagio della sconfitta; Tognazzi viene realizzato con il viso che pende leggermente a destra, in modo da rendere meglio il fatto che sta guardando con desiderio la ragazza. Il titolo del film è scritto con un carattere molto grande di colore arancio contornato di nero, nella parte bassa del manifesto, occupando quasi tutto lo spazio dedicato nel quale spiccano i numeri della frase, che sono scritti con un carattere di dimensioni maggiori. Sopra la scritta sono disegnati un cappello da marinaio e delle bandierine. I nomi degli attori principali sono tutti contenuti in un rettangolo posto in verticale, di colore rosso inserito nella parte destra del disegno; i nomi sono tutti scritti in maiuscolo nero di dimensioni contenute, tranne i nomi di Virna Lisi e Ugo Tognazzi che sono scritti con un carattere più grande, così come il nome del regista. Il manifesto trasmette il senso di leggerezza della pellicola, che racconta una storia mediamente avulsa dalla realtà e che appare più come un gioco scherzoso che un film di “guerra”.
Chiara Merlo