Il cinema manifesto – Formati pubblicitari
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>Manifesti, locandine e fotobuste fanno parte del corredo pubblicitario cinematografico e, come tale, sono stampati in più esemplari e destinati all’affissione.
Sebbene differenti fra loro dal punto di vista dimensionale del formato, presentano analoghe caratteristiche per quanto riguarda l’assetto grafico-formale delle due componenti fondamentali sempre presenti: l’immagine, pensata in vista del coinvolgimento dello spettatore con figure plasmate in rapporto al genere del film, è affiancata dalle scritte del credit e del titolo.
Mentre la parte testuale riporta le informazioni relative alla produzione, in modo più o meno essenziale, la parte iconica sintetizza una o più scene del film, ne interpreta il genere e l’ambientazione, i personaggi principali e l’atmosfera complessiva.
Sebbene oggi si tenda ad utilizzare un’unica immagine, un tempo il corredo pubblicitario dei film era solitamente composto da più soggetti differenti a seconda del prodotto, manifesto, locandina o fotobusta, e della sua destinazione.

Il Vigile, Giorgio Olivetti, 1960. Formato 2 fogli (100 x 140 cm).
Il manifesto
La standardizzazione dimensionale dei manifesti, ossia l’introduzione di formati aventi dimensioni ben determinate, risale all’inizio del secolo scorso e si deve all’industria cinematografica statunitense.
A partire da una superficie di base di 70 x 100 cm, detta 1 foglio, le dimensioni dei formati superiori si ottengono moltiplicando la misura di partenza. Pertanto si definisce 2 fogli un manifesto di dimensioni 100 x 140 cm, 4 fogli se misura 140 x 200 cm, e così via fino a raggiungere il formato massimo corrispondente al 24 fogli.
I formati 8, 12 e 24 fogli si sviluppano orizzontalmente e venivano affissi ad appositi supporti o sulle facciate dei palazzi per pubblicizzare l’uscita di film particolarmente rilevanti.

Il Diavolo, Enrico De Seta, 1963. Formato 33 x 70 cm.
La locandina
Con la fine della Seconda Guerra mondiale, l’incremento della produzione cinematografica determinò l’aumento del materiale stampato a fine pubblicitario, e al manifesto si aggiunge la locandina.
La locandina, pur mostrando un assetto grafico-formale analogo al manifesto, vi differisce sostanzialmente per le dimensioni. A differenza del manifesto, le cui dimensioni seguono uno standard pressoché internazionale, il formato della locandina varia da Paese a Paese: se Italia le misure standard corrispondono a 33 x 70 cm, in Francia e Belgio, ad esempio, sono rispettivamente di 60 x 80 cm e 30 x 40 cm.
Anche l’impostazione grafica prevede alcune caratteristiche ricorrenti, tra cui lo sviluppo sempre verticale e la presenza di uno spazio bianco, solitamente, collocato in corrispondenza del margine superiore, destinato ad accogliere le informazioni relative alla proiezione.

I due gondolieri, 1964. Formato “soggettone” .
La fotobusta
L’introduzione della fotobusta coincide indicativamente con l’apparizione delle locandina: si tratta di una raccolta di immagini, di numero variabile fra 8 e 16, destinate all’affissione interna.
La busta, costituita da un foglio, riporta tipograficamente le informazioni essenziali relative al film, e contiene un numero variabile di fogli, definiti soggetti, recanti una parte testuale ed una grafica costituita da immagini fotografiche tratte dalla pellicola.
Tra i soggetti presenti in ogni fotobusta si aggiungono, in un secondo periodo, uno o due soggetti, chiamati comunemente soggettoni, di dimensione 50 x 70 cm con impaginazione verticale.
L’estrema ricchezza dell’apparato pubblicitario di cinema è andata perdendosi fin dagli ultimi decenni del secolo scorso, e il supporto cartaceo è stato sostituito da strumenti pubblicitari strettamente connessi ai nuovi mezzi di comunicazione in risposta, sicuramente, ai radicali cambiamenti subiti dalla stessa società.
Nonostante ciò manifesti, locandine e fotobuste continuano, nel tempo, a mantenere il proprio indiscusso fascino riconosciuto sempre più anche dalle generazioni più giovani.
Elisa Albano