C’era una volta… Biancaneve
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>La storia di Biancaneve e dei suoi sette nani nasce dalla creatività dei fratelli Grimm, che ispirati dal folclore popolare hanno scritto questa storia, che dal 1812 ha visto la realizzazione di ben sette versioni, di cui l’ultima è la più conosciuta.
Come è accaduto per numerose altre fiabe, l’ispirazione popolare affonderebbe le radici in fatti realmente accaduti, passando così da una tradizione orale ad una tradizione scritta per mano, in questo caso, dai fratelli Grimm. Diversi ricercatori hanno dato vita ad ipotesi che legano la storia di Biancaneve a fatti e personaggi realmente esistiti: due su tutte legano e contestualizzano la favola in un primo caso a Bruxelles, mentre la teoria più nota individua la protagonista con Maria Sophia, erede del casato tedesco von Erthal. Tuttora il castello dei von Erthal, vera e propria meta turistica per gli appassionati, conserva un cosiddetto “specchio parlante”, che altro non è che un giocattolo acustico in voga nel ‘700 in grado di registrare e riprodurre alcune semplici frasi e che sarebbe stato d’ispirazione al più magico specchio della Matrigna della fiaba. La stessa architettura del castello tedesco ha in parte ispirato la struttura del cartone disneyano, assieme al più famoso castello bavarese di Neuschwanstein.
I primi adattamenti cinematografici della fiaba risalgono ai primi del ‘900, con due film muti del 1916, entrambi intitolati Snow White ed un omonimo cortometraggio nel 1917. Nel 1933 viene distribuito un cortometraggio animato intitolato Snow White, liberamente ispirato alla fiaba, con protagonista il personaggio di Betty Boop che tuttora è considetatro uno dei primi capolavori dellas toria dei cartoni animati.
Ma è ancora una volta Walt Disney che contribuisce a far conoscere universalmente l’antica fiaba dei Grimm, con il suo primo lungometraggio animato nel 1937 che ha numerosi primati: oltre ad essere il primo lungometraggio della Walt Disney Productions è anche il primo ad essere stato realizzato Completamente a colori, inoltre è stato il primo film d’animazione prodotto in America ed è stato il film d’animazione più redditizio della storia americana. Il lungometraggio è basato sull’omonima fiaba ma smorza alcuni degli aspetti più cruenti della storia dei Grimm ed introduce elementi alquanto originali,
come per esempio la caratterizzazioni dei nomi dei sette nani con i loro tratti caratteriali più distintivi, proprio per volere di Walt Disney in persona. Il successo del film è talmente incredibile da valere a Walt Disney al copertina del Time.
La realizzazione dei manifesti per l’edizione italiana del film fu affidata dalla RKO italiana al pittore cartellonista Carlo Ludovico Bompiani. Come accade spesso la versione disneyana di una fiaba diventa il riferimento universalmente riconosciuto e spesso gli adattamenti successivi si ispirano direttamente al film animato, come per esempio è accaduto con il primo cortometraggio di Bruno Bozzetto del 1976, Il Signor Rossi cerca la felicità, che è una parodia di una parte della fiaba.
Anche il mondo dei fumetti segue il successo del film animato e dal 1937 da quando comparirono per la prima volta sui quotidiani statunitensi le Sinfonie allegre, con una la riduzione a fumetti del film Biancaneve e i sette nani, sino ai giorni nostri continuano costanti le pubblicazioni di storie a fumetti ispirate alla fiaba ed ai personaggi disneyani. Come per esempio la prima pubblicazione italiana, avvenuta nel 1938 ad opera di Federico Pedrocchi, con il primo periodico settimanale dedicato a Paperino, con la storia Paolino Paperino e il mistero di Marte, dove troviamo sette nani cattivi contro i sette nani buoni.
Gli adattamenti ispirati alla fiaba continuano costanti e riguardano sia il mondo dei cartoni animati, come ad esempio Biancaneve e gli 007 nani, versione modernizzata uscita nel 2009 e realizzata con la tecnica della Computer-generated imagery oppure il fortunatissimo caso della trilogia di Shrek, il fim d’animazione che a partire dal 2001 racconta la storia di un orco non convenzionale e presenta con dissacrante umorismo moltissimi dei protagonisti delle più classiche fiabe, compresa Biancaneve, che il mondo della televisione, come ad esempio il film per la TV Biancaneve nella foresta nera (Snow White: A Tale of Terror) del 1997, interpretato da Sigourney Weaver e Sam Neill oppure il film per la TV statunitense La vera storia di Biancaneve (Snow White. The Fairest of Them All) del 2001, con protagoniste Kristin Kreuk e Miranda Richardson.
Attualmente sta riscuotendo grandissimo successo la serie TV Once Upon a Time, dove i personaggi delle fiabe e più in generale dei classici della letteratura fantasy, vivono come persone normali nella città di Storybrooke, geograficamente collocata nello stato statunitense del Maine, senza ricordare nulla della loro vera identità. Anche in questo caso il riferimento primario sono i film d’animazione Disney, dai quali vengono ripresi non solo i personaggi ma anche le caratterizzazioni ed i luoghi specifici.
Per il cinema statunitense nel 1961 viene distribuito il film Snow White and the Three Stooges (Biancaneve e i tre compari ) diretto da Walter Lang e basato sulla fiaba dei fratelli Grimm, che vede come protagonisti la campionessa olimpionica di pattinaggio artistico Carol Heiss nel ruolo di Biancaneve ed il famoso trio comico statunitense dei Three Stooges, conosciuti in Italia come I Tre Marmittoni. Questo film è l’unico film anni ’60 del trio comico ad essere girato a colori e sancisce la loro seconda partecipazione cinematografica.
Nel 2007 viene prodotto Sydney White -Biancaneve al college, film adolescenziale che rilegge la storia in una chiave molto moderna, dove la giovane protagonista incontra al college il suo principe azzurro, ma al contempo deve affrontare le angherie delle compagne di corso grazie all’appoggio dei suoi sette amici nerd. Particolare invece il caso di Come d’incanto (Enchanted, 2007), film prodotto dalla Walt Disney Pictures, realizzato a metà fra il cartone animato ed il live action, è ispirato da moltissimi film della casa d’animazione come per esempio Biancaneve, la Sirenetta, Cenerentola, Mary Poppins, e Alice nel paese delle meraviglie, ai quali viene reso omaggio con numerosissime citazioni, più o meno evidenti e divertenti parodie.
Ma è dal 2012 che sul grande schermo ritornano le grandi produzioni cinematografiche, a partire da Mirror Mirror (Biancaneve), liberamente ispirato alla fiaba con protagoniste Lily Collins e Julia Roberts, Armie Hammer e Sean Bean. Nello stesso anno viene prodotto in Spagna anche Blancanieves, film muto diretto da Pablo Berger, ispirato alla favola dei fratelli Grimm, che viene riletta in chiave gotico-drammatica ed ambientata nell’Andalusia degli anni ’20.
Sempre nel esce un’altra grande produzione americana con l’adattamento della fiaba in chiave
dark fantasy, intitolato Biancaneve e il cacciatore (Snow White and the Huntsman), per la regia di Rupert Sanders con Kristen Stewart e Charlize Theron, Chris Hemsworth e Bob Hoskins nella sua ultima apparizione cinematografica. Il cacciatore e la regina di ghiaccio (The Huntsman: Winter’s War) è spin-off di Biancaneve e il cacciatore, uscito nelle sale nel 2016, con il cast composto principalmente da Chris Hemsworth, Charlize Theron, Emily Blunt e Jessica Chastain. Nella prima parte del film racconta, in una sorta di prequel, le avventure del Cacciatore mentre nella seconda parte propone avvenimenti successivi al primo film.
Una storia, quella di Biancaneve sul grande schermo cinematografico, che non è destinata a finire mai… Ma che anzi ci regalerà nuove versioni e adattamenti sempre più curiosi e sorprendenti.
E anche per Biancaneve al Museo Fermoimmagine è stato creato un pomeriggi d’incanto per i piccoli ospiti…
Sfoglia qui sotto tutte le immagini dello spettacolo ideato e interpretato da Laura Susan e guarda i manifesti degli adattamenti cinematografici del film: