Bellezze in cielo (Down to earth- 1947 A. Hall)
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>Rita Hayworth è protagonista indiscussa sia del manifesto creato dall’artista Anselmo Ballester che della pellicola, che narra della musa Tersicore che dall’alto dell’Olimpo osserva ciò che accade in terra, in special modo essendo la musa della danza, la sua attenzione è rivolta a Broadway, dove fervono i preparativi di un musical che ha come protagonista principale proprio lei. Esterrefatta dal modo in cui viene rappresentata, che ritiene banale e volgare, ottiene il permesso di poter scendere in terra per rimettere le cose a posto. La figura intera della Hayworth si staglia al centro dello spazio, abbigliata con una veste morbida e immacolata, il viso angelico e sorridente, leggermente rivolto verso l’alto conferiscono alla figura un alone mitico e ultraterreno proprio di una dea, ribadito sia da una luce tenue e diffusa alle sue spalle, sia da alcune stelline che la circondano e dissimulano la sua discesa in terra, così come la valigia e l’ombrello rosso che richiama il colore dei capelli e che costituiscono l’unica nota di colore in un candore diffuso. Il cielo alle spalle dell’attrice è scuso e carico di nuvole, rischiarato solamente nella porzione che ospita la sua figura. Intorno alla Hayworth in secondo piano sono inserite alcune scene che si collegano alla pellicola. A sinistra dell’attrice troviamo una splendida donna in abito da sera, accompagnata da un elegante uomo in frac,mentre alle loro spalle una schiera di ballerine e di musicisti sono la rappresentazione di quella Broadway tanto contestata dalla musa. A destra sono inserite ancora delle figure che danzano, una testa di donna adornata con orpelli curiosi ed eccessivi per la Tersicore del musical. Inseriti al centro in queste scene estrapolate da vari contesti, un uomo e una donna si baciano con passione; i capelli rosso fuoco e il vestito sensuale inducono lo spettatore a pensare che la donna sia proprio la musa discesa sulla terra, difatti i due rappresentano l’attrice e il regista dell’opera teatrale e il loro nascente amore. Sul fondo di questa porzione di manifesto si stagliano i profili di alcuni grattacieli, che contestualizzano l’azione sul suolo americano mentre i colori impiegati per colorare gli stessi e in generale l’intera porzione di fondo del manifesto, sono espressione del mondo variopinto e roboante di Broadway e un omaggio al Technicolor. Anselmo Ballester restituisce così la figura mitica e ammaliatrice di una musa, che scende sulla terra, portando candore ed eleganza in un mondo pervaso dalla confusione e dalla volgarità. L’artista cartellonista realizza l’opera grazie al suo tratto pulito e delicato, all’uso espressivo dei colori e del chiaroscuro, impiegandoli in una rappresentazione ritrattistica di Rita Hayworth che restituisce a pieno la bellezza folgorante dell’attrice, ribadendo nel contempo il tenore surreale della pellicola, che racconta una storia atipica per le commedie degli anni ’40.
Anselmo Ballester (Roma, 15 luglio 1897 – Roma, 22 settembre 1974) è stato un pittore e cartellonista cinematografico italiano. Figlio di un pittore di origini spagnole, dopo aver frequentato l’accademia di Belle Arti di Roma, inizia a lavorare nella pubblicità cinematografica per le più importanti case di produzione del cinema muto prima e poi per le Major del cinema sonorizzato, affinando uno stile inconfondibilmente elegante e raffinato. I suoi lavori sono stati realizzati per le più grandi case di produzioni, tra le quali MGM, Warner Bros., Columbia, RKO, Titanus, Minerva, Fox, Paramount.
Chiara Merlo