Averardo Ciriello
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Averardo Ciriello nasce a Milano nel 1918. Trascorre gran parte della sua infanzia a Trieste per poi tornare a Milano dove frequenta il liceo artistico e la Scuola di Arte Applicata al Castello che poi abbandona di fronte alla prospettiva, per lui non allettante, di diventare assistente del professor Ghedini. A Milano inizia a lavorare come pubblicitario presso l’agenzia Non plus ultra e successivamente presso la Ima, la più grande agenzia di pubblicità in Italia.
Con lo scoppiare della guerra si arruola in Marina, dove rimarrà per cinque anni, prima sulla nave scuola Colombo e poi sulla Vespucci. Nel momento in cui l’esercito scopre le sue doti grafiche viene assunto dall’Ufficio Stampa Propaganda del governo come illustratore per il giornale ufficiale della Marina militare. Qui conosce il giornalista Vittorio Calvino che lo introduce al mondo del cinema. Ciriello firma il suo primo contratto di cartellonista cinematografico nel 1947 circa con la Lux Film per la quale realizza il suo primo bozzetto. Nel corso della sua carriera, Ciriello collabora con moltissime case di distribuzione realizzando circa tremila bozzetti destinati sia al mercato italiano sia a quello straniero.
La sua attività di illustratore e disegnatore inizia nell’editoria per la quale lavorerà anche dopo aver abba ndonato l’attività di cartellonista. Fin dai primi anni del dopo guerra collabora con la rivista 7sette i cui disegni raffiguranti donne spesso molto provocanti scateneranno le ire della allora severissima censura al punto che la rivista venne chiusa. La rivista tuttavia continuerà ad essere pubblicata con il titolo di 8otto. Ciriello ha inoltre prestato la propria matita per il settimanale a fumetti erotici Menelik edito dalla Tattilo, celebre casa editrice famose per la pubblicazione di Playmen. Fino dai primi anni Cinquanta egli è tra i disegnatori satirici del Marc’Aurelio e del Il Travasassimo» supplemento de «Il Travaso delle idee» per cui faceva numerose vignette e copertine. Celebri sono le sue illustrazioni di libri per ragazzi, tra cui Avventura a ciucopoli di Gastone Simoni (Editoriale Romana, 1944) L’isola misteriosa (1944 seguito poi da L’isola del tesoro di Robert Luis Stevenson (Mondadori, 1981). Infine bisogna ricordare la sua attività di fumettista, in cui è possibile ritrovare tracce della sua verve comica.
Tra i suoi manifesti possiamo ricordare quelli di La terra trema, Divorzio all’italiana, Luci del varietà e Il mulino del Po.
Fermo Immagine conserva moltissimi manifesti dell’artista nei quali è possibile riconoscere il suo tipico tratto pittorico, caratterizzato da un uso del colore in funzione simbolica e fortemente emotiva. Dedicatosi anch’egli come tutti i cartellonisti della sua epoca sia al cinema d’autore che a quello di genere, dimostra sempre un’attenzione maniacale per il dettaglio e le sfumature, non così frequenti nelle illustrazioni per il cinema.
Questi sono solo alcuni dei manifesti e delle locandine di Ciriello conservate presso Fermo Immagine: