Aurora vs Malefica
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>Aurora vs Malefica: due creature prettamente disneyane, tra le quali intercorre un rapporto ben diverso nei due adattamenti cinematografici più famosi, ovvero il film d’animazione del 1959 ed il live-action del 2014.
Ma andiamo con ordine…
Come abbiamo già visto nell’appuntamento dedicato ad Aurora, la giovane Principessa figlia di re Stefano, viene declinata da una tradizione fiabesca molto importate! Nel film voluto da Walt Disney, la sceneggiatura s’ispira alla più famosa fiaba di Perrault ma vengono al contempo apportati alcuni importanti cambiamenti: così la piccola diviene Aurora, le fatine buone che la pr
oteggono sono tre, Flora, Fauna e Serenella, invece che le otto della fiaba ed altra differenza sostanziale è rappresentata dal personaggio di Malefica, che diviene l’unica e vera antagonista della piccola protagonista. Nella fiaba di Perrault oltre alle fate buone, compare anche una fata cattiva che maledice la piccola principessa, mentre nell’adattamento animato la fata cattiva diviene una strega demoniaca che getta un incantesimo su Aurora sentenziando: «Prima che il sole tramonti sul suo sedicesimo compleanno, ella si pungerà il dito con il fuso di un arcolaio e morrà!». L’incantesimo viene mitigato in parte da una delle fatine, concedendo così ad Aurora un sonno eterno invece che la morte, che potrà essere interrotto solo dal bacio del vero amore.
Così la fata cattiva della quale non si conosce l’aspetto fisico, nell’adattamento disneyano diviene una strega alta e filiforme, dota di una gestualità scenica impattante, molto elegante con la sua pelle verde e gli occhi gialli, abbigliata con un sontuoso mantello nero e viola e con una copia di corna coriacee lunghe e nere sul capo. A completare l’immagine, uno scettro incantato ed un prezioso anello d’oro, nel quale trova dimora una pietra nera di grandi dimensioni…il gioco è fatto, è nata una nuova cattiva!
Ancora una volta lo zampino di Walt Disney diventa fondamentale per la creazione e la diffusione di un personaggio, che entra nell’immaginario collettivo mondiale proprio con le sembianze create per il film animato.
Come accentato il rapporto tra le due figure femminili è molto diverso nei due film.
Ne La bella addormentata nel bosco Malefica non si limita a gettare l’incantesimo contro Aurora, ma attua tutto ciò che è in suo potere per poter far avverare la maledizione: cerca strenuamente la piccola, che nel frattempo viene cresciuta nel bosco dalle tre fate che la chiamano Rosaspina, affida le ricerche al suo corvo Diablo, intrappola il principe Filippo e si trasforma essa stessa in un arcolaio magico e spinge Aurora a pungersi con il fuso! Malefica è un essere estremamente crudele e vendicativo, che s’impegna davvero molto per piegare il destino della principessa al suo volere, ma dovrà a sua volta cedere al proprio
destino quando durante un duello con il principe Filippo, verra colpita a morte proprio mentre è nelle sembianze di un minaccioso drago, dissolvendosi.
La strega potentissima e diabolica, che controlla gli agenti atmosferici e le piante, che lancia incantesimi che non possono essere sciolti in alcun modo, che è immune dal fuoco e dalle ar
mi non fatate e che è in grado di mutare forma in ogni frangente, incarna la cattiveria e la crudeltà contrapposti al candore e alla purezza della principessa; sono le due facce della più classica delle medaglie: il Male contro il Bene.
Aurora così candida e bellissima nel suo vestito rosa, con i fluenti capelli biondi e gli occhi viola è
la trasposizione letterale della principessa bisognosa di protezione, che viene minacciata da un pericolo magico ma la tempo stesso viene protetta dalla magia buona. Un principessa che per il solo fatto di esserlo per discendenza, deve essere preservata ed è molto diversa dalle ultime e ben più combattive figure femminili create da casa Disney.
In Maleficent (2014) la storia che ci viene proposta è molto diversa. Nella pellicola oltre ad essere raccontata la storia che lo spettatore già conosce, viene narrata anche la storia privata di Malefica, il suo dolore per un amore prima ferito e poi definitivamente ingannato proprio da colui che aveva promesso di amarla e la sua trasformazione da giovane bellissima e dolce creatura della brughiera, che crede nella pacifica convivenza a tra i due regni, a una crudele e perfida strega, che cerca di vendicarsi in ogni modo di Stefano, che non solo l’ha abbandonata ma l’ha anche privata delle sue maestose ed imponenti ali. Raccontando questa storia, il personaggio di Malefica viene umanizzato e rivestito da un’alone di tristezza, che spinge lo spettatore ad immedesimarsi e a (quasi) parteggiare per lei. Oltre a questo importante inserto nella sceneggiatura, è molto importante anche il rapporto che si instaura tra la strega e la bimba. Malefica in cerca di riscatto verso Stefa
no, cerca in ogni modo di punirlo e lo fa attraverso una maledizione verso sua figlia Aurora, proprio come nel film animato del ’59, ma stavolta è lei stessa a concedere una sorta di scappatoia ad Aurora, stabilendo che il bacio del vero amore potrà svegliarla, ben consapevole di non credere più nell’esistenza del vero amore. Sono altri i comportamenti che si discostano dall’altra pellicola, per esempio Malefica segue il processo di crescita della piccola, affezionandosi sempre più. Questo è il vero punto di rottura tra le due sceneggiature: Malefica credule e sanguinaria nel film animato, diventa nel live-action una sorta di fata madrina. Sarà proprio lei a salvare Aurora: Stefano, oramai folle ed ossessionato dalla vendetta verso la strega, rinchiude la figlia nel castello, dove accidentalmente si avvera la maledizione scagliata anni prima. Malefica cercherà invano di far svegliare Aurora dal giovane amore di Filippo non riuscendoci. Con tutta la sua disperazione cercherà di riparare al suo incantesimo e sarà proprio il bacio in fronte dato dalla strega ad Aurora a risvegliarla dal torpore del sonno inflitto, riportandola alla vita. Per una volta non è una figura maschile a risvegliare l’amata ma è l’amore affettuoso e disinteressato di una figura quasi materna.
Ora tocca ai piccoli ospiti del Museo Incantato, scoprire quale delle due storie verrà raccontata in un pomeriggio pieno di magia..vi aspettiamo domenica 6 Novembre!