Anselmo Ballester. Le origini del manifesto cinematografico
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>Venerdì 6 maggio alle ore 18:30 primo appuntamento di Dipingere il cinema. Incontro con i cartellonisti dedicato ad Anselmo Ballester.
Intervengono Claudio Procesi (Professore emerito di algebra, Università La Sapienza, Roma) e Raffaele De Berti (Professore associato di storia e critica del cinema, Università degli Studi di Milano). Durante l’incontro sarà proiettato il raro documentario Tempo di cinema. Omaggio a Ballester realizzato da Mario Verdone nel 1969 e sarà possibile scoprire alcuni dei primi bozzetti inediti di Anselmo Ballester conservati da Claudio Procesi, nipote dell’artista.
Segue aperitivo per tutti i presenti
Anselmo Ballester (Roma 1897-1974) è il pittore che fonda agli inizi del Novecento la pubblicità cinematografica, di cui resta il caposcuola e il massimo esponente. Dotato di creatività multiforme, fu illustratore, decoratore, scenografo, disegnatore commerciale, di moda e di architetture per gli interni, oltre che paesaggista e pittore di arte sacra. Fu però, soprattutto, un ritrattista di straordinaria creatività e abilità calligrafica, qualità essenziale in questa nuova arte. La fedeltà puntuale nella riproduzione dei volti degli attori protagonisti è infatti la tecnica più richiesta e la dote più ambita in questo settore emergente, in un momento storico in cui la fotografia sta muovendo i primi passi e le stesse pellicole, in bianco e nero, non hanno ancora sprigionato nelle masse quel fascino che consacra in pochi decenni il cinema a decima musa. Talento precoce, a tredici anni già frequenta la Scuola Libera del Nudo, presso l’Accademia di Francia, mentre lavora nel reparto disegnatori di un grande stabilimento litografico (IGAP), coadiuvando il padre nella realizzazione dei primi manifesti, che all’epoca vengono ancora lavorati su pietra. Il suo primo bozzetto è del 1914. Da allora, Ballester dipinge ininterrottamente per più di cinquant’anni, sempre più apprezzato dal pubblico e sempre più richiesto dalle più grandi Case di Produzione: Cines, Caesar, Tespi Film, Cosmopolis, Bossoli, Medusa, Titanus, Fox, Paramount, Columbia. Esposte nei musei più prestigiosi, da Torino a New York, le sue opere originali sono oggi in larga parte conservate presso il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, oltre all’archivio di famiglia. (Lidia Procesi)
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Sabato 14 maggio – ore 17:30
Angelo Cesselon. Il ritratto del divo
Interviene Alessandra Forte Cesselon (Storica dell’arte e curatrice dell’Archivio Cinematografico Angelo Cesselon), Roberto Della Torre (Docente di Storia del cinema italiano, Università Cattolica, Milano) e Stefano Scarpari (collezionista).
Segue aperitivo per tutti i presenti
Dalle ore 15:30 sarà possibile visitare l’esposizione di bozzetti originali di Angelo Cesselon.
Venerdì 20 maggio – 18:30
Carlantonio Longi. Il cinema dipinto
Intervengono Roberto Longi (Direttore del Museo Civico di Montepulciano), Elena Mosconi (Professore associato di Storia del cinema, Università degli Studi di Pavia) e Sara Fontana (Docente di Storia dell’arte contemporanea, Università degli studi di Pavia).
Segue aperitivo per tutti i presenti
Venerdì 27 maggio – ore 18:30
Milo Manara, Andrea Pazienza e gli altri. Manifesti cinematografici e fumetto
Interviene Matteo Stefanelli (Direttore del sito Fumettologica e Docente di linguaggi audiovisivi, Università Cattolica, Milano).
A seguire proiezione del documentario Deragliamenti (Chelsea McMullan, 2011) documentario sulla collaborazione artistica tra Milo Manara e Federico Fellini per trasformare la sceneggiatura del film incompiuto di Fellini (Il Viaggio di Mastorna detto Fernet) in fumetto.
Segue aperitivo per tutti i presenti
Ingresso con il normale biglietto di accesso al museo