Alla scoperta di Anselmo Ballester
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Roberto Della Torre, Claudio Procesi, Raffaele De Berti
Nell’ambito di Dipingere il cinema, ovvero la serie di appuntamenti che Fermo Immagine dedica alla scoperta e all’approfondimento della vita e delle opere dei maggiori cartellonisti italiani, venerdì 6 maggio è stato organizzato un incontro con il prof. Claudio Procesi, nipote di Anselmo Ballester e custode di gran parte degli schizzi preparatori che l’artista realizzava per la committenza.
Il prof. Procesi, che ha avuto modo di conoscere in modo non superficiale l’attività del nonno, ha raccontato delle molte difficoltà che i cartellonisti hanno dovuto affrontare tra gli anni trenta e quaranta. Difficoltà che hanno indotto Ballester, Capitani e Martinati a unirsi in una società, la B.C.M, dalle iniziali dei loro cognomi, per poter avere maggiore potere contrattuale di fronte alle case di produzione e distribuzione. Anselmo Ballester, padre riconosciuto della cartellonistica cinematografica moderna, era attento ad ogni fase del processo creativo, dalla composizione dell’immagine su più livello alla scelta dei colori, dal posizionamento del titolo alla carica emotiva nell’espressione dei volti. Nulla era lasciato al caso e tutto contribuiva a restituire all’osservatore effetti emotivi e suggestioni narrative.
Relatori sono stati anche i prof. Raffaele De Berti e Roberto Della Torre, entrambi storici del cinema, i quali hanno contribuito a collocare l’opera di Ballester nel più ampio contesto dell’industria cinematografica italiana dell’epoca. Durante la serata è stato mostrato il raro documentario Tempo di cinema scritto dal Mario Verdone e dedicato all’opera di Ballester.