Achille Luciano Mauzan
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>Achille Luciano Mauzan nasce il 15 ottobre 1883 nella piccola cittadina francese di Gap da Alexandre Mauzan, insegnante di liceo, e da Marie-Louise Reynaud . La sua precoce educazione artistica è legata alla figura materna, la quale «aveva in comune con i suoi stessi fratelli l’istinto innato per il disegno» . Sebbene Mauzan sia destinato a rinnegare la propria inclinazione artistica per seguire i fratelli in Messico ed intraprendere, secondo la tradizione familiare, un’attività commerciale, riesce ad iscriversi nel 1901 al famoso Palais Saint Pierre di Lione grazie al sostegno economico dello zio Adrien. Si dimostra un brillante studente vincendo premi e medaglie per le sue nature morte e le stampe su tessuto.
La famiglia, orgogliosa degli ottimi risultati ottenuti dal ragazzo, gli concede un breve viaggio nel paese dell’Arte per eccellenza, l’Italia. Nel 1905 Mauzan parte per l’Italia con l’amico Léon Vollaire, uno dei suoi vecchi compagni di classe a Gap ma, invece di raggiungere Firenze e Roma, dove era diretto, si ferma a Milano. Non passano neppure due anni dal suo arrivo in Italia quando entra in contatto con Antonio Rubino il quale gli dedica un articolo sulla famosa rivista «Risorgimento Grafico». Nello stesso anno Mauzan pubblica nella piccola officina dell’amico Vollaire una raccolta di ex libris di personalità diverse del mondo universitario, letterario e teatrale.
A differenza di molti cartellonisti a lui contemporanei, Mauzan dimostra un interesse particolare per il cinematografo e per la sua promozione, attività che porterà avanti per gran parte della sua vita. Per svolgere l’attività di cartellonista cinematografico nel 1911 si trasferisce a Torino, capitale produttiva del cinema italiano dove hanno sede alcune tra le principali case di produzione italiane tra cui la Savoia Film, l’Itala Film e la succursale della francese Gaumont. Oltre ai contratti stipulati con la Fox, la Milano-Films e le tedesche Raschmann e la Markt, Mauzan nel 1911 si lega con la Gaumont alla quale fornisce per contratto tre manifesti al mese. Nel 1912, annullati i rapporti con la Milano-Films e la Fox, inizia un’intensa attività per la Cines di Roma e per le torinesi Savoia, Itala e Ambrosio Film.

Brochure del film Cabiria, 1914
Sebbene agli artisti non venga in genere permesso di apporre la propria firma sulle opere, Mauzan sfugge a questo divieto siglando la maggior parte dei suoi manifesti, come vere opere d’arte. Tra il 1912 e il 1917 l’artista si mette al servizio delle Officine Grafiche Ricordi di Milano costituendo con il rappresentante generale di essa, tale Gualtieri, la società editoriale Clamor per la produzione di cartelloni per il cinema. Il film Cabiria, diretto nel 1914 da Giovanni Pastrone, viene reclamizzato da una serie di manifesti di enormi dimensioni dipinti da Leopoldo Metlicovitz e Luigi Caldanzano. Mauzan, invece, è incaricato di realizzare la copertina di una delle tre tipologie di brochure, ed esegue un’acquaforte della bambina tra le fiamme .
All’inizio del 1914 i due direttori dell’Itala Film, Pastrone e Sciamengo, gli propongono una collaborazione in qualità di direttore artistico e regista mettendogli a disposizione uno studio completamente rinnovato e due palcoscenici girevoli, ma non si sa molto dell’esito di questo incarico. È invece di Mauzan la regia di due film interpretati dall’amica Elettra Raggio, Galeotto fu il mare e Primavera . A causa della frenetica attività lavorativa e della crisi matrimoniale che lo porterà in breve alla separazione, Mauzan viene colto da un esaurimento nervoso.
Con la fine della guerra e la ripresa economica si fa sentire l’esigenza di strategie innovative per pubblicizzare i nuovi prodotti industriali. Egli si dedica al manifesto pubblicitario per l’editore Giovanni Magagnoli (noto anche come Maga), attivo contemporaneamente a Milano e a Parigi. Qui Mauzan ha modo di conoscere l’editore Vercasson, il quale detiene l’esclusività per i manifesti di Leonetto Cappiello, artista con cui Mauzan stringe un saldo rapporto professionale e personale. Il sodalizio lavorativo con Magagnoli va però deteriorandosi a causa del comportamento dell’editore che è solito sostituire la firma dell’artista con la propria.
Dopo la nascita della figlia Mirande, nel 1922, Mauzan torna a Milano e l’anno successivo, sciolto il contratto con Maga, fonda con l’amico Federico Morzenti la casa Mauzan-Morzenti destinata ad avere un enorme successo. Dopo anni di successi e riconoscimenti nel dicembre del 1926, attirato da nuovi stimoli professionali, s’imbarca con la famiglia sul transatlantico Nazario Sauro alla volta dell’Argentina. Giunto a Buenos Aires fonda la società Editorial affiches Mauzan che riscuoterà grande successo. La redditizia attività è interrotta dalla malattia della moglie: Mauzan ritorna nel 1932 in Italia dove ella muore il 23 aprile. Nello stesso anno si reca a Parigi dove collabora con diverse società pubblicitarie, tra cui la Général Publicité e la Paris Affiches. Negli ultimi anni della sua vita non smette di sedersi davanti al cavalletto fino al giorno della sua morte, il 15 gennaio 1952 all’età di 69 anni.