La viaccia (1961- M. Bolognini)
/?php get_template_part('parts/single-author-date'); ?>Liberamente tratto dal romanzo L’eredità (1889) di Mario Pratesi, vede come protagonisti Jean-Paul Belmondo, nel ruolo di Amerigo e Claudia Cardinale, in quello della prostituta Bianca. Il mezzo busto della Cardinale campeggia per la quasi totalità del manifesto, con il bellissimo viso leggermente abbandonato all’indietro, con lo sguardo indirizzato verso un immaginario fuori campo, illuminato da una sola luce di taglio, proveniente da sinistra, che crea luci e ombre che enfatizzano l’espressività della donna. Mauro Innocenti, conosciuto nel mondo dei cartellonisti con lo pseudonimo Maro, sceglie di restituire la figura di Bianca in maniera sobria ed elegante, a dispetto della sua professione; solo una nota di colore accende l’immagine ed è relegata ad un intenso colore rosa, che sottolinea e disegna le labbra dell’attrice. Bianca è l’ossessione del giovane Amerigo, che sperpera i soldi di famiglia e viene allontanato prima dallo zio, poi costretto dal padre ai lavori più pesanti nella tenuta di famiglia, la “Viaccia” appunto. Ma l’ossessione del giovane per la donna lo riconduce a Firenze, dove in uno scontro con un altro spasimante, viene ferito gravemente; il suo ritorno alla “Viaccia”, oramai irremediabilmente persa dalla famiglia, sarà solamente per morire proprio a pochi passi dalla tenuta. Il secondo elemento inserito dall’artista, racconta proprio gli ultimi istanti di vita del giovane, soccorso da un secondo uomo, mentre sullo sfondo si staglia la tenuta al centro degli intrighi famigliari. Il manifesto creato da Maro condensa così gli aspetti fondamentali che segnano la vita del giovane interpretato da Belmondo, ovvero l’amore per Bianca e la “Viaccia”, che lega la famiglia sino a quasi spezzarla.
La gamma cromatica impiegata per l’intero manifesto è interamente giocata su tonalità scure, che fungono da veicolo per lo spettatore, restituendo il senso di oppressione e di disperazione che pervade il protagonista maschile, ma che contemporaneamente dona al manifesto nel suo complesso, un’elegante intensità che coinvolge il fruitore, rapito principalmente del viso dolce ma allo stesso tempo serio, della spelndida Claudia Cardinale.
Innocenti Otello Mauro detto Maro (Roma 1927-2003) è stato il cartellonista e disegnatore ufficiale della Titanus dalla “Ciociara” a “Rocco e i suoi fratelli”, da “Il sorpasso” a “Il giardino dei Finzi Contini” da “La prima notte di quiete” a “I nuovi mostri”. E’ stato anche il cartellonista dei film cosiddetti “musicarelli” e di quelli di Franchi e Ingrassia, di “I vichinghi” e “Detenuto in attesa di giudizio”, sino a “L’armata Brancaleone”.
Chiara Merlo